martedì 19 dicembre 2017

SPLENDORE E DECLINO: L'EGITTO NEL MEDIO E NEL NUOVO REGNO

L'espansione territoriale nel medio regno


Durante il primo periodo intermedio (2150 a.c. -2050 a.c.), il potere dei faraoni si indebolì a causa della formazione di alcuni principali indipendenti, Papeggiati da sacerdoti e aristocratici. in questi anni l'Egitto visse una fase di grande incertezza economica e grandi contrasti sociali.
L'autorità dei faraoni riuscì però a riacquistare il proprio prestigio con re Mentuhotep,
il quale diede vita a una nuova dinastia di faraoni e fece di tebe (corrispondente agli attuali siti di Karnak e Luxor) il nuovo centro del potere politico, inaugurando così il Medio regno (2050 a.c.-1750 a.c.).
in questo periodo l'Egitto ritrovo la pace e la prosperità e con il faraone Sesostri III, si espanse ampiamente in nubia ( regione oggi posta a cavallo tra Egitto e Sdan),
giungendo fino all'attuale Somalia. furono inoltre messe a coltura nuove terre, rese disponibili da numerosi interventi di bonifica, che si concentrarono soprattutto nella zona del delta, fino ad allora a tratti paludosa.


IL BASSO EGITTO OCCUPATO DAGLI HYKSOS

la fine del medio regno segnò l'avvio di una nuova fase di turbolenza (secondo periodo intermedio 1750 a.c. -1540 a.c. ). causate dall'occupazione dell basso Egitto da parte degli hyksos, una popolazione probabilmente di stirpe semitica proveniente dall'Asia, che penetrò nel pese spinta da dalla immigrazione di altri popoli, stabilendosi nella zona del delta del fiume. qui fondarono la loro capitale, Avaris, da cui dominarono per quasi due secoli la parte settentrionale del Egitto.
gli hyksos insegnarono agli Egizi alcune nozioni in campo militare, come l'uso del cavallo e del carro da guerra, ma mantennero l'assetto amministrativo preesistente al loro arrivo e fecero propri molti aspetti dalla cultura degli egizi (AD ESEMPIO LA SCRITTURA) e dalla loro religione. nello steso periodo, anche la nubia e le altre terre occupate durante espansionistica del Medio Regno tornarono a essere indipendenti, cosicché  ai faraoni non rimase che il controllo del'alto Egitto.


LA RINASCITA SOTTO IL NUOVO REGNO


gli egizi riuscirono ad avere la loro rivincita durante il regno di Kamose, che riuscì a sconfiggere dli Hyksos, allontanandoli dal paese, e intraprese una nuova politica di espansione, proseguita poi dal successore Amosi, primo sovrano del nuovo regno (1540  a.c. -1070 a.c.).
in questa fase, grazie alle tecniche militari apprese dagli hyksos, gli egizi divennero una tenibile potenza militare e,  dopo essersi riappropriati della nudia, proseguirono la loro espansione, proseguirono la loro espansione fino alla Palestina, alla franca e alla siria, giungendo, durante il regno di Tutmosi III, a minacciare i regni mesopotamici e L'impero hittita.
intorno al 1350 a.c.. sali al trono il faraone Amenofi IV , il quale cercò di imporre  all'Egitto una riforma religiosa: eegli cercò infati di sostituire il culto delle tradizionali divinità egizie con quello di Aton, il disco solare, una sorta di dio supremo e universale, in onore del quale cambiò il suo nome in AKHENATON (che significa "colui che e caro ad aton"), e fondo una nuova capitale chiamata akhenaton (l'attuale EL-Amarna). le ragioni di questa riforma erano essenzialmente politiche: amenofi desiderava infatti colpire il potere e la ricchezza dei sacerdoti, diventai diventati tanto forti da sopraffare quasi la sua autorità. amenofi non riusci però a scardinare i culti tributati agli dei tradizionali, che furono ristabiliti ufficialmente durante il regno del successore Tutankhamon.







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l'epoca di massimo splendore: il regno di Ramses II
durante il regno del faraone Ramses II, l'Egitto visse  il suo periodo di massimo splendore. Ramses regno molto a lungo (dal 1279 a.c. al 1212 a.c.) e per questo motivo gli egittologi sono soliti chiamare Epoca ramesside l'intero periodo della XIX dinastia. Ramses fu protagonista di importanti azioni militari, come lo scontro con gli hittiti e quello con i pirati shardana (bande di predoni che invasero e saccheggiarono le coste del paese), e promotore di numerose opere edilizie, come i templi di abu simbel, e Karnak. durante il suo regno l'Egitto godette di un'immensa ricchezza, in gran parte dovuta ai bottini di guerra ottenuti nel corso delle campagne di conquista.
in Egitto si riversarono infatti grandi quantità di oro, pietre preziose, legnami pregiati, rame e anche schiavi, dal momento che intere popolazioni furono deportare per essere utilizzate  come manodopera agricola. i popoli che non subirono la deportazione furono costretti a versare al faraone pesanti tributi. nello stesso periodo l'Egitto intraprese rapporti commerciali con i cretesi e con altri popoli che si affacciavano sull'Egitto







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venerdì 1 dicembre 2017

LA MESOPOTAMIA TRA ACCADI E BABILONESI




UNA NUOVA IDEA DI STATO 

nella prima fase della civiltà sumerica le città intrecciarono intensi scambi commerciali sia a livello locale sia con le regioni circostanti - con qui scambiavano le eccedenze agricole e i propri manufatti con materie prime e pietre preziose - ma si mantennero ognuna indipendente al livello politico.
nel corso dei secoli si affermò però una deciso rafforzamento dell' autorità del re:
durante il 3 millennio il tempo e il palazzo diventano due palazzi distinti e il sovrano accentrò su di se le funzioni di controllo economico e sociale, dell'amministrazione della giustizia e del esercito.
alcuni di questi sovrani mostrarono a questo punto evidenti mire espansionistiche e cercarono di imporre al propria autorità anche sulle altre città-stato.

il re di Lagash, Ennatum, riusci a estendere notevolmente il proprio potere conquistando, nel 2450 a.c. la città di Umma. fu pero una vittoria temporanea, perché il re di Umma, Lagalzagesi, nel 2375 a.c. ribaltò la situazione, conquisto ur e Unuk e riuscì a riunire sotto di sé tutta la Mesopotamia meridionale, proclamandosi re di Uruk



L'AVVENTO DI UN NUOVO POPOLO DLI ACCADI

il regno costituito da lugalzagesi non era tuttavia abbastanza solido per poter resistere all'attacco degli accadi, una popolazione nomade di lingua semitica che si stabili nella regione fin dal 3000 a.c. sotto la guida dell loro re sargon, gli accadi, a partire dal 2350 a.c. circa, estesero la loro egemonia oltre i confini della mesopotamia, fino alla siria e a vasti territori dell'Asia  minore,  dando cosi vita a quello che può essere considerato il primo impero della storia.
nel impero accadico il sovrano dominava su tutti popoli circostanti,  dando vita a uno stato territoriale ampio e unitario,  e concentrava nelle proprie mani il potere politico, amministrativo e militare. al sovrano erano inoltre assegnati tributi divini. tale concezione di potere era destinata a prevalere nell'intera area nei secoli successivi.

Sargon fondò la città di Akkad,  situata ancora in un'aria non identificata a sud dell'odierna Baghdad, e vi trasferì la capitale del nuovo impero. le altre città assoggettate ne diventeranno dipendenti dal punto di vista politico ed economico,  ma mantennero ampi margini di libertà di gestione e soprattutto preservarono le proprie specificità culturale e religiose: gli accadi,  infatti,  assordirono molti aspetti della cultura sumerica,  arti al culto degli dei. in particolare, fu mantenuta e anzi rinforzata l'organizzazione burocratica e si continuò a redigere documenti con la scrittura cuneiforme, anche se la lingua comunemente parlata diventa l'accadico.


IL DECLINO DELL'IMPERO ACCADICO

l'impero accadico raggiunse il suo momento di massima estensione sotto il regno del nipote di Sargon, Naram-sim. tuttavia, a partire dal 2250 a.c. lo stato di Akkad entrò in crisi, poiché non riusciva più a contrastare le frequenti incursioni dei popoli nomadi che dall'altopiano iranico miravano alle ricchezze delle città collocate lungo le foci del dei fiumi. i re di Ur riuscirono così a ricostituire un ampio stato territoriale esteso all'intera Mesopotamia, chiamato impero di Ur, in cui il potere saldamente accentrato nelle mani del sovrano. ebbe cosi inizio, intorno al 2200 a.c., quello che è stato definito secondo periodo sumerico


LA FINE DEL SECONDO PERIODO SUMERICO E L'ASCESA DEGLI AMORREI


nonostante l'altro livello di civiltà raggiunto,  il secondo periodo sumerico ebbe vita breve: dopo circa due secoli,  nel 2000 a.c., gli Amorrei, una nuova popolazione nomade di origine semitica, conquistarono la Mesopotamia ponendo fine all'impero instaurato dai sumeri e riunendo in un unico stato l'intera area meridionale della Mesopotamia.
intorno al 2000 a.c. lungo le rive del'Eufrate fu fondata la città di babilonia - il nome significa "porta del dio" - che venne capitale del regno: un'importante città fortificata il cui dio protettore era Marduk, signore degli dei.



















                                                              GLI EGIZI

IL NILO
Gli Egizi si insediarono lungo il corso del fiume Nilo, visto che c'era abbondanza d'acqua e quindi possibilità di bere e coltivare i campi. Gli Egizi coltivavano sopratutto frumento e orzo ma anche legumi, ortaggi e alberi da frutto. Il Nilo era un fiume anche molto pescoso, si poteva quindi sia coltivare che pescare. Le esondazioni del Nilo rendevano fertile il terreno ma potevano anche distruggere i campi così gli Egizi crearono delle dighe per regolare le piene.
ALTO EGITTO E BASSO EGITTO
L'Egitto si divideva in due aree basso Egitto e alto Egitto.La parte alta "dove nasce" il Nilo che va verso l'Africa centrale, invece la parte bassa va a sfociare nel Mar Mediterraneo. La zona alta era meno estesa e non commerciava, tanto invece la parte bassa commerciava tanto ed era molto più estesa. Questa divisione persistette fino alla fine del neolitico quando le popolazioni dell'alto  Egitto si unirono in un unico grande regno. Poi guidato da re Menes assoggettò  il basso Egitto annettendone i territori così da formare la civiltà egizia. La cui storia si divide in: epoca arcaica, antico regno, primo periodo intermediario, medio regno, secondo periodo intermediario,nuovo regno e epoca tarda durante il quale il paese cadde nelle mani dei persiani dei macedoni e infine dei romani.


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venerdì 3 novembre 2017

Risultati immagini per ziqquratLe ziqqurat sono i più caratteristici monumenti della civiltà mesopotamica. Si tratta di templi a torre che si sviluppano in altezza attraverso una frequenza di terrazze poste una sopra l'altra. Spesso si commette l'errore di associare le ziqqurat mesopotamiche alle piramidi egizie. Tale associazione è in realtà errata perché in Egitto le piramide erano delle vere e proprie tombe ,mentre le ziqqurat,oltre a costituire dei magazzini dove si conservava il cibo per la popolazione erano templi e quindi luoghi di culto. A causa dei materiali poco resistenti con cui venivano costruiti questi grandiosi monumenti (alcuni sfiorano i 90 metri di altezza)sono giunte fino a noi solo alcune rovine, con l'eccezione della grande ziqqurat di Ur, affiorante ancora per 20 metri dal suolo con una base di 63 metri per 43.

venerdì 27 ottobre 2017

     
                   I SUMERI E L'AGRICOLTURA      
                                  
Dal iv millennio a.c. si hanno le prime notizie di insediamenti nella parte più meridionale della mesopotamia. I primi abitanti su quest'area furono popolo a cui origini resta ancora oggi sconusciuto: i Sumeri. Essi si stanziarono in prossimità delle foci del Tigre e delle Eufrate. In un'area che prese il nome di terra di Sumer.
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