Durante il primo periodo intermedio (2150 a.c. -2050 a.c.), il potere dei faraoni si indebolì a causa della formazione di alcuni principali indipendenti, Papeggiati da sacerdoti e aristocratici. in questi anni l'Egitto visse una fase di grande incertezza economica e grandi contrasti sociali.
L'autorità dei faraoni riuscì però a riacquistare il proprio prestigio con re Mentuhotep,
il quale diede vita a una nuova dinastia di faraoni e fece di tebe (corrispondente agli attuali siti di Karnak e Luxor) il nuovo centro del potere politico, inaugurando così il Medio regno (2050 a.c.-1750 a.c.).
in questo periodo l'Egitto ritrovo la pace e la prosperità e con il faraone Sesostri III, si espanse ampiamente in nubia ( regione oggi posta a cavallo tra Egitto e Sdan),
giungendo fino all'attuale Somalia. furono inoltre messe a coltura nuove terre, rese disponibili da numerosi interventi di bonifica, che si concentrarono soprattutto nella zona del delta, fino ad allora a tratti paludosa.
IL BASSO EGITTO OCCUPATO DAGLI HYKSOS
la fine del medio regno segnò l'avvio di una nuova fase di turbolenza (secondo periodo intermedio 1750 a.c. -1540 a.c. ). causate dall'occupazione dell basso Egitto da parte degli hyksos, una popolazione probabilmente di stirpe semitica proveniente dall'Asia, che penetrò nel pese spinta da dalla immigrazione di altri popoli, stabilendosi nella zona del delta del fiume. qui fondarono la loro capitale, Avaris, da cui dominarono per quasi due secoli la parte settentrionale del Egitto.
gli hyksos insegnarono agli Egizi alcune nozioni in campo militare, come l'uso del cavallo e del carro da guerra, ma mantennero l'assetto amministrativo preesistente al loro arrivo e fecero propri molti aspetti dalla cultura degli egizi (AD ESEMPIO LA SCRITTURA) e dalla loro religione. nello steso periodo, anche la nubia e le altre terre occupate durante espansionistica del Medio Regno tornarono a essere indipendenti, cosicché ai faraoni non rimase che il controllo del'alto Egitto.
LA RINASCITA SOTTO IL NUOVO REGNO
gli egizi riuscirono ad avere la loro rivincita durante il regno di Kamose, che riuscì a sconfiggere dli Hyksos, allontanandoli dal paese, e intraprese una nuova politica di espansione, proseguita poi dal successore Amosi, primo sovrano del nuovo regno (1540 a.c. -1070 a.c.).
in questa fase, grazie alle tecniche militari apprese dagli hyksos, gli egizi divennero una tenibile potenza militare e, dopo essersi riappropriati della nudia, proseguirono la loro espansione, proseguirono la loro espansione fino alla Palestina, alla franca e alla siria, giungendo, durante il regno di Tutmosi III, a minacciare i regni mesopotamici e L'impero hittita.
intorno al 1350 a.c.. sali al trono il faraone Amenofi IV , il quale cercò di imporre all'Egitto una riforma religiosa: eegli cercò infati di sostituire il culto delle tradizionali divinità egizie con quello di Aton, il disco solare, una sorta di dio supremo e universale, in onore del quale cambiò il suo nome in AKHENATON (che significa "colui che e caro ad aton"), e fondo una nuova capitale chiamata akhenaton (l'attuale EL-Amarna). le ragioni di questa riforma erano essenzialmente politiche: amenofi desiderava infatti colpire il potere e la ricchezza dei sacerdoti, diventai diventati tanto forti da sopraffare quasi la sua autorità. amenofi non riusci però a scardinare i culti tributati agli dei tradizionali, che furono ristabiliti ufficialmente durante il regno del successore Tutankhamon.
l'epoca di massimo splendore: il regno di Ramses II
durante il regno del faraone Ramses II, l'Egitto visse il suo periodo di massimo splendore. Ramses regno molto a lungo (dal 1279 a.c. al 1212 a.c.) e per questo motivo gli egittologi sono soliti chiamare Epoca ramesside l'intero periodo della XIX dinastia. Ramses fu protagonista di importanti azioni militari, come lo scontro con gli hittiti e quello con i pirati shardana (bande di predoni che invasero e saccheggiarono le coste del paese), e promotore di numerose opere edilizie, come i templi di abu simbel, e Karnak. durante il suo regno l'Egitto godette di un'immensa ricchezza, in gran parte dovuta ai bottini di guerra ottenuti nel corso delle campagne di conquista.
in Egitto si riversarono infatti grandi quantità di oro, pietre preziose, legnami pregiati, rame e anche schiavi, dal momento che intere popolazioni furono deportare per essere utilizzate come manodopera agricola. i popoli che non subirono la deportazione furono costretti a versare al faraone pesanti tributi. nello stesso periodo l'Egitto intraprese rapporti commerciali con i cretesi e con altri popoli che si affacciavano sull'Egitto