venerdì 1 dicembre 2017

LA MESOPOTAMIA TRA ACCADI E BABILONESI




UNA NUOVA IDEA DI STATO 

nella prima fase della civiltà sumerica le città intrecciarono intensi scambi commerciali sia a livello locale sia con le regioni circostanti - con qui scambiavano le eccedenze agricole e i propri manufatti con materie prime e pietre preziose - ma si mantennero ognuna indipendente al livello politico.
nel corso dei secoli si affermò però una deciso rafforzamento dell' autorità del re:
durante il 3 millennio il tempo e il palazzo diventano due palazzi distinti e il sovrano accentrò su di se le funzioni di controllo economico e sociale, dell'amministrazione della giustizia e del esercito.
alcuni di questi sovrani mostrarono a questo punto evidenti mire espansionistiche e cercarono di imporre al propria autorità anche sulle altre città-stato.

il re di Lagash, Ennatum, riusci a estendere notevolmente il proprio potere conquistando, nel 2450 a.c. la città di Umma. fu pero una vittoria temporanea, perché il re di Umma, Lagalzagesi, nel 2375 a.c. ribaltò la situazione, conquisto ur e Unuk e riuscì a riunire sotto di sé tutta la Mesopotamia meridionale, proclamandosi re di Uruk



L'AVVENTO DI UN NUOVO POPOLO DLI ACCADI

il regno costituito da lugalzagesi non era tuttavia abbastanza solido per poter resistere all'attacco degli accadi, una popolazione nomade di lingua semitica che si stabili nella regione fin dal 3000 a.c. sotto la guida dell loro re sargon, gli accadi, a partire dal 2350 a.c. circa, estesero la loro egemonia oltre i confini della mesopotamia, fino alla siria e a vasti territori dell'Asia  minore,  dando cosi vita a quello che può essere considerato il primo impero della storia.
nel impero accadico il sovrano dominava su tutti popoli circostanti,  dando vita a uno stato territoriale ampio e unitario,  e concentrava nelle proprie mani il potere politico, amministrativo e militare. al sovrano erano inoltre assegnati tributi divini. tale concezione di potere era destinata a prevalere nell'intera area nei secoli successivi.

Sargon fondò la città di Akkad,  situata ancora in un'aria non identificata a sud dell'odierna Baghdad, e vi trasferì la capitale del nuovo impero. le altre città assoggettate ne diventeranno dipendenti dal punto di vista politico ed economico,  ma mantennero ampi margini di libertà di gestione e soprattutto preservarono le proprie specificità culturale e religiose: gli accadi,  infatti,  assordirono molti aspetti della cultura sumerica,  arti al culto degli dei. in particolare, fu mantenuta e anzi rinforzata l'organizzazione burocratica e si continuò a redigere documenti con la scrittura cuneiforme, anche se la lingua comunemente parlata diventa l'accadico.


IL DECLINO DELL'IMPERO ACCADICO

l'impero accadico raggiunse il suo momento di massima estensione sotto il regno del nipote di Sargon, Naram-sim. tuttavia, a partire dal 2250 a.c. lo stato di Akkad entrò in crisi, poiché non riusciva più a contrastare le frequenti incursioni dei popoli nomadi che dall'altopiano iranico miravano alle ricchezze delle città collocate lungo le foci del dei fiumi. i re di Ur riuscirono così a ricostituire un ampio stato territoriale esteso all'intera Mesopotamia, chiamato impero di Ur, in cui il potere saldamente accentrato nelle mani del sovrano. ebbe cosi inizio, intorno al 2200 a.c., quello che è stato definito secondo periodo sumerico


LA FINE DEL SECONDO PERIODO SUMERICO E L'ASCESA DEGLI AMORREI


nonostante l'altro livello di civiltà raggiunto,  il secondo periodo sumerico ebbe vita breve: dopo circa due secoli,  nel 2000 a.c., gli Amorrei, una nuova popolazione nomade di origine semitica, conquistarono la Mesopotamia ponendo fine all'impero instaurato dai sumeri e riunendo in un unico stato l'intera area meridionale della Mesopotamia.
intorno al 2000 a.c. lungo le rive del'Eufrate fu fondata la città di babilonia - il nome significa "porta del dio" - che venne capitale del regno: un'importante città fortificata il cui dio protettore era Marduk, signore degli dei.



















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