venerdì 27 aprile 2018

IL REGNO DI ALESSANDRO MAGNO E L'ATTACCO ALLA PERSIA

ALESSANDRO NUOVO RE DI MACEDONIA

Alla morte di Filippo, il Figlio ed crede Alessandro aveva appena 20 anni e dovette affrontare oppositori e nemici esterni per riuscire a imporsi come guida politica e militare.
Gli avversari politici della macedonia, capeggiati dall'ateniese Demostene, Pensarono infatti che fosse finalmente giunto il momento di liberarsi del giogo macedone, ma sottovalutarono le straordinarie doti del giovane re. Egli assume senza esitazione le redini della situazione e, con il pretesto di vendicare l'uccisione del padre, eliminò tutti coloro che in macedonia si opponevano al suo trono. poi, per dimostrare che la forza militare macedone era intatta, condusse una vittoriosa campagna in tracia e illiria. per bloccare sul nascere ogni forma di dissenso tra le poleis greche, rase infine al suolo Tebe che si era ribellata al  suo dominio, deportandone l'intera popolazione ridotta in schiavitù
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martedì 24 aprile 2018

FILIPPO, PADRONE DELLA GRECIA, CONTRO LA MINACCIA PERSIANA

Filippo, tuttavia, non si accontentò div avere il ruolo di protagonista nello scacchiere politico ellenico: egli intendeva diventare padrone della Grecia nel 339 a.c. occupò militarmente la Grecia centrale, sempre con il pretesto di pacificare i rapporti delle poleis. A quel punto Atene si fece promotrice della fondazione di una lega Antimacedone, che si scontrò nell 338 a.c. con l'esercito macedone presso Cheronea, in Beozia, ma fu sopraffatta dalle forze avversarie.
La vittoria di cheronea sancì il definitivo controllo di Filippo sulle poleis e la sua egemonia sulla Grecia.
Filippo convocò  Corinto un consiglio di tutte le poleis con il quale istituì una lega panellenica da lui presieduta, che sanciva l'impero di ogni poleis a fornire uomini alla Persia.La lotta contro i Persiani avrebbe portato innegabili vantaggi a tutti i Greci, i quali si sarebbero potuti riappropriare dell'egemonia commerciale sull'Egitto, perduto ai tempi della guerra del Peloponneso.
Mentre si preparava a condurre la propria guerra contro la Persia, Filippo II venne però assassinato nel 336 a.c. in una congiura di corte. L'impresa da lui progettava venne quindi portata al termine dal figlio Alessandro che, come vedremo, si sarebbe spinto ben oltre i sogni e le ambizioni paterne.



I SECOLI BUI DELLA GRECIA


IL CROLLO DELLA CIVILTA' MICENEA E L'ETA' OSCURA

a partire dal xii secolo a.c., con il tramonto della civiltà micenea, la Grecia conobbe una fase di netto regresso che riguardo l'intera area egea e che durò fino all VIII secolo a.c. essa si caratterizzò per:

la trasformazione dell civiltà in piccoli villaggi

la notevole contrazione della produttività agricola e l'affermazione della pastorizia come attività prevalente

la quasi totale scomparsa dei commerci;
l'abbandono dell'uso della scrittura.

gli storici hanno definito questo periodo età oscura o secoli bui, a indicare sia la decadenza politica, economica e sociale che lo caratterizzò, sia la scarsità delle informazioni relative a queste fesi, dovuta mancanza di fonti scritte.
le comunità di villaggio, sopravvissute alla decadenza delle città, non potendo più giovarsi degli scambi commerciali.
L'IMPERO PERSIANO:
STORIA E ORGANIZZAZIONE
i medi e i persiani

A est della Mesopotamia, nella corrispondente all'altopiano iranico, si erano stabiliti, nel IX secolo a.c., due popoli di origine indoeuropea, i medi e i persiani, i quali diedero vita a un vasto impero che corrispondeva grosso modo al territorio dell'attuale Iran' tra i monti zagros e i monti Elburz.
in particolare i medi risiedevano nella zona settentrionale e i persiani in quella meridionale.
sull'allevamento di pecore, cavalli e cammelli ma, con il tempo, essi svilupparono anche una particolare tecnica di irrigazione detta qannt.